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Liguria: crocevia di paesaggi e biodiversità

 

La Liguria è una regione dell’Italia Nord-Occidentale il cui territorio si sviluppa su una sottile striscia di terra larga dai 7 ai 35 Km e lunga mediamente 240 Km. La regione è caratterizzata dalla sua forma ad anfiteatro rivolta a sud verso l’estremo nord del Mediterraneo, il mar Ligure ed è delimitata a nord dai contrafforti montuosi appartenenti ai sistemi orografici Alpino a Ponente e Appenninico a Levante. A tratti la dorsale Alpino-Appenninica si presenta estremamente elevata con cime imponenti (fino a 2700-3000 m presso Ventimiglia), mentre in altri tratti quali l’entroterra di Savona e di Genova, la barriera montuosa non supera i 500 m di altitudine. La Riviera Ligure è costituita da una costa elevata e aspra, che modella paesaggi pittoreschi come nel caso degli antichi borghi dei pescatori delle Cinque Terre e la penisola a picco sul mare del Promontorio di Portofino, entrambi patrimonio dell’umanità Unesco. Le coste sono in genere alte, rocciose, frastagliate, soprattutto nella Riviera di Levante mentre a Ponente è presente una quasi perfetta alternanza tra rocce a picco sul mare e spiagge sabbiose.

Il clima del territorio è profondamente condizionato dal vasto contatto con il mare, che nel tratto in cui si affaccia la Liguria raggiunge la profondità di 1000-1500 m ma soprattutto dall’orografia: le catene montuose liguri si sviluppano quasi parallele alla costa e determinano notevoli differenze non solo fra il versante tirrenico e quello padano ma anche fra il settore marittimo di Ponente e quello di Levante, soprattutto dal punto di vista pluviometrico. Sotto il profilo climatico, questo territorio cade in tre regioni distinte: alpina, dall’estremo occidente della regione fino alle Alpi Liguri; appenninica si estende verso ovest fino al passo dei Giovi e mediterranea si estende infine su tutto l’arco del versante marittimo della Liguria, dal livello del mare alle quote medie. Queste tre aree prevedono un progressivo addolcimento del clima, dalla presenza di rigide precipitazioni nevose fino alla presenza di un clima mite per la durata di tutto l’anno.

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Le numerose discontinuità geologiche e climatiche hanno contribuito alla formazione di una vasta diversità vegetale e animale in particolare nelle Alpi Liguri, dove il basso impatto delle glaciazioni ha permesso la sopravvivenza di alcune piante antiche ma ha anche indotto processi dinamici di formazione di nuove specie. L’estremo ponente della regione è pertanto un vero e proprio punto caldo della diversità, dovuto alla convergenza delle regioni biogeografiche del Mediterraneo, dell’Europa e delle Alpi. Le condizioni microclimatiche eterogenee e le attività degli insediamenti umani hanno portato ad una notevole ricchezza e complessità della flora. L’ampia diversità è dovuta anche al dislivello che va dai 452 m ai 2199 m s.l.m. Notevole è la quantità di specie, di cui molte delle quali caratteristiche della zona, ovvero endemiche, fenomeno diffuso anche nel Levante della regione, come il caso della specie Santolina Ligustica. Spostandoci nell’entroterra, il Parco Naturale Regionale dell’Aveto è caratterizzato dalla presenza di relitti glaciali, specie resistite ad un clima più gelido e ostile di quello attuale tipico delle vette liguri. Alcuni di questi si trovano in ambienti particolari: zone umide, fresche d’estate e ghiacciate di inverno, dette torbiere e tra i più rappresentativi vi è la felce Woodsia Alpina. Gli ambienti della regione più degradati o più sfruttati dall’uomo, uniti ad un clima mite sono particolarmente sensibili alla diffusione di specie invasive, tra cui le note specie Ailanto, Fitolacca Americana e Robinia. La Liguria offre un altrettanto spettacolare scenario per ciò che riguarda la fauna che popola il suo territorio: grazie alla concomitanza di più habitat naturali, montagna, collina e mare, vanta la presenza di specie animali che altrove hanno trovato l’estinzione. Nei boschi liguri sono presenti esemplari di fauna selvatica come volpi, ungulati, fagiani e tasso e nelle Valli interne dell’Appennino, ha fatto la sua ricomparsa il lupo. Vicino ai ruscelli sono comuni serpenti come il colubro lacertino e la vipera. Spesso si assiste all’avvistamento di numerosi falchi pellegrini, nidificanti sulle falesie costiere e alcuni esemplari di aquila reale. Nelle campagne non è difficile imbattersi nello scorpione nero, Euscorpius Italicus, una delle uniche due specie Italiane. Da segnalare la presenza della rana appenninica e alpina. 

Il rapido deterioramento dei principali ecosistemi del mondo ha intensificato la necessità di un efficace monitoraggio ambientale e lo sviluppo di indicatori della salute degli ecosistemi; in Liguria, la salvaguardia degli ecosistemi avviene mediante la difesa degli habitat caratteristici del territorio e, di conseguenza, dell’insieme di specie animali e vegetali che essi accolgono. A tal fine sono stati istituiti nell’area regionale 126 Siti di Importanza Comunitaria – SIC (27 dei quali in ambito marino) e 7 Zone di Protezione Speciale – ZPS per la tutela degli uccelli selvatici, che insieme ricoprono una superficie di circa 133 mila ettari e costituiscono la Rete Natura 2000 per la Liguria.

L’aumento del numero dei consumatori comporta ad una maggiore richiesta di beni e servizi forniti dall’ambiente. L’integrazione delle conoscenze tradizionali e di quelle ecologiche per la conservazione della biodiversità di un determinato luogo che coinvolge le comunità locali è quindi un potente strumento per la riscoperta e la valorizzazione dell’immenso valore naturalistico della regione.

 

Autrice: Chiara Marescalchi

Bibliografia

  • Casazza G., Elena Zappa, Mauro G.Mariotti, Frédéric Médail, Luigi Minuto, 2010 – Distribution pattern and richness of endemic plant species in maritime and ligurian alps.
  • Celesti-Grapow L., Francesca Pretto, Emanuela Carli e Carlo Blasi, 2010 – Flora vascolare alloctona e invasiva delle regioni d’Italia
  • Gerique A., 2006 – An introduction to ethnoecology and ethnobotany Theory and Methods.
  • S. Gentile; Zonazione altitudinale della vegetazione in Liguria, Biogeographia – The Journal of Integrative Biogeography, 9(1)
  • Kumar A., Sushil Kumar, Komal, Nirala Ramchiary and Pardeep Singh, 2021 – Role of Traditional Ethnobotanical Knowledge and Indigenous Communities in Achieving Sustainable Development Goals
  • Magnozzi A., 2014 – Studio etnobotanico nel territorio del parco naturale regionale dell’Aveto.
  • Vagge I., 1999 – La diffusione del bioclima mediterraneo in Liguria (Italia Nord Occidentale)
  • www.regione.liguria.it
  • www.unesco.it
  • www.guide.supereva.it